Democrazia cos'è?

In merito agli ultimi fatti politici, riguardanti il decreto "interpretativo" che il governo ha escogitato per riammettere alle votazioni il PdL nel Lazioe la "Lista Formigoni" in Lombardia, vorremmo far notare le gravissime responsabilità che il Presidente della Repubblica si è accollato firmando queldecreto.Fedeli al motto "socratico" di dire la verità, dobbiamo certamente ammettere che, innanzitutto, una assunzione di responsabilità di quel tipo merita tuttoil nostro rispetto. Secondariamente, non si può sottovalutare l'oggettiva difficoltà di quella scelta. Perchè firmare o non firmare quel decreto avrebbe,in entrambi i casi, comportato conseguenze pesanti: non si dica che corrisponde ad un criterio democratico l'allegra esclusione di un partito da una contesaelettorale...Ma le conseguenze dell'apposizione di quella firma sono egualmente, se non più, gravi. Nel senso che si è fatto passare il principio della "interpretatività" di una Legge.Anche nei paesi in cui la costituzione è più "flessibile", una modifica costituzionale (come la modifica della legge elettorale) è sempre approvata con una ampia maggioranza parlamentare.In questo strambo paese, si è invece (sfruttando quella autentica miniera di bla-bla costituita dal nostro vocabolario) deciso che una legge costituzionaleè "interpretabile", e che può essere oggetto di decreto legge (ovvero di procedura rapida e decisionistica del governo).Ovviamente tremano le stesse fondamenta della democrazia come sistema di governo: se una Legge diventa "interpretabile", allora è da sprovveduti non credereche tale "interpretatività" diventi ben presto l'interpretazione dell'Uomo Forte (inteso come soggetto politico).Gli antichi greci, che di queste cose se ne intendevano assai più di noi, affermavano che la Democrazia non può essere ritenuta come "sistema politicodefinitivo". Essi avvertivano che la Demagogia (il sistema politico nel quale il "popolo è guidato" - da un soggetto esterno ad esso) è sempre in agguato.Ciò che abbiamo visto è dunque null'altro che il dema-gogo (colui che conduce in popolo) che cambia - ovviamente a suo favore - la Leggedemocratica.Napolitano è dunque resposabile di aver favorito questo processo; questo passo di gambero della democrazia.Ovviamente, spero, nessuno può credere che la "interpretazione" non sia un vero e proprio cambiamento. Ricordiamo che la Legge democratica ateniese èSCRITTA, in quanto la scrittura ne facilita la comprensione di tutti nella sua oggettività. Ma questo non può che voler dire che la Legge non può esserein alcun modo "interpretata", perchè l'interpretazione è sempre soggettiva.

Mauro Rossi

Predicare bene e razzolare male

Sono di questi giorni certi attacchi portati a SEL da O.Diliberto e P.Ferrero. I due rappresentanti della Federazione della Sinistra hanno parlato di SEL come di una formazione politica troppo vicina al PD e troppo poco critica verso di esso.Noi non lo crediamo, ma ammesso anche che queste di Diliberto e Ferrero siano dichiarazioni che corrispondono al vero, ci sembra incredibile come i due"segretari" della FdS non abbiano di meglio da fare che, continuamente, attaccare una formazione politica di sinistra come SEL...Possiamo, al limite, comprendere che SEL e FdS, diciamo, "giochino sullo stesso tavolo" (ergo: cerchino ambedue i voti nello stesso alveo elettorale). Quel che,certamente, non comprendiamo è questa guerra "fratricida" fra partiti che, invece, dovrebbero cercarsi e cercare di ristabilire un dialogo costruttivo.C'è da registrare, invero, l'ennesima puntata della serie: "predicare bene e razzolare male". In Umbria infatti la Federazione della Sinistra, dopo avermesso in piedi un teatrino davvero niente male con la candidatura di O.Goracci, ha accettato allegramente un posto nell'antidemocratico e spartitorio"listino". Chissà se Diliberto e Ferrero sono al corrente di queste "vicinanze" al PD dei loro rappresentanti umbri...Sempre a proposito di quel famigerato serial ("predicare bene e razzolare male"), registriamo quanto siano profonde le critiche portate allo stesso "listino"dai rappresentanti dell'Italia dei Valori. Che, solo poco tempo fa, addirittura minacciavano di uscire dalla maggioranza di centro-sinistra in caso diapprovazione di quello strumento da Manuale Cencelli.Ci risulta che anche l'IdV abbia, in seguito, "soporiferamente" accettato un posticino per un suo rappresentante. Evidentemente la notte porta consiglio, equalche dipietrista "tiene famiglia"...

Mauro Rossi